Nel 1906 i fratelli Wright fecero un bird strike e l’aereo si schiantò. Da allora gli aerei si sono evoluti molto, ma il problema del bird strike è rimasto invariato.
Chi non ricorda l’aereo del capitano Sully Sullesberger che si è schiantato sull’Hudson dopo aver colpito uno stormo di anatre, o l’aereo che si è schiantato su un campo di grano a Mosca 2 anni fa. Sono conosciuti come il miracolo di Hudson e il miracolo di Mosca. Come mai? Perché tutti i passeggeri sono usciti illesi, ma non è sempre così. 282 persone sono morte a causa di impatti con uccelli e di queste 263 negli ultimi 30 anni. Non solo il fenomeno non è mai stato risolto, ma negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, delle rotte migratorie e dell’aumento di alcune specie di uccelli, è un fenomeno in allarmante aumento.
Secondo la FAA, i danni sono circa 1,28 miliardi all’anno solo negli Stati Uniti e comprendono non solo i danni agli aeromobili e le riparazioni, ma anche quelli causati da ritardi e sostituzioni di aeromobili.
Attualmente la gestione faunistica si basa principalmente su personale dotato di binocolo, che monitora l’area aeroportuale e attiva cannoni a gas o chiamate di soccorso in caso di osservazione di specie. Alcuni aeroporti noleggiano un falconiere per allontanare gli uccelli mentre altri, soprattutto nel nord Europa e negli Stati Uniti, hanno installato radar che dovrebbero rilevarli, ma che sono inefficaci e molto costosi.
Quello che è successo nel 2020 è stato che con la pandemia di Covid-19 la maggior parte dei voli è stata bloccata, gli aeroporti hanno perso gran parte del loro traffico o sono stati addirittura costretti a chiudere per un periodo di tempo indeterminato. Il volume del traffico aereo è diminuito del -31,14% a marzo 2020. In Italia è stato addirittura del -72,5% per il traffico passeggeri.
Con la chiusura degli aeroporti sono state sospese anche le attività di allontanamento e di monitoraggio della fauna selvatica, che in poco tempo si è re-impossessata di un habitat adatto, soprattutto agli uccelli. Così, come gli specialisti avevano previsto, con la ripresa dei voli si è assistito ad un incremento del birdstrike esponenziale: +266% in Italia. Ma anche nel resto del mondo il fenomeno è aumentato molto, gli impatti riguardano molti animali selvatici ma soprattutto gli uccelli che rappresentano il 94% degli incidenti.
Per far fronte a questo problema tuttora irrisolto abbiamo sviluppato, anche grazie alla partnership di Nvidia che ci ha premiato con l’INCEPTION Program, il BCMS® VENTUR. E’ un sistema che utilizzando le tecnologie di frontiera, è capace di vedere gli uccelli sia in volo che a terra, riconoscerne la specie, contarli e allontanarli attivando i richiami di pericolo più opportuni. Se fosse stato montato negli aeroporti durante la fase acuta della pandemia avrebbe continuato a lavorare allontanando gli uccelli in modo automatico, evitando che si arrivasse ad una impennata di bird strike alla ripresa dei voli e salvando la vita a moltissimi animali selvatici.
BCMS®VENTUR si basa su un sistema di telecamere collegate a server, le immagini vengono elaborate in tempo reale, un algoritmo identifica le diverse specie di uccelli con una precisione che va dal 94% al 100% a distanza anche di 1 km.
L’analisi video in tempo reale, il controllo della telecamera e la gestione dei dati vengono eseguiti su un server Lenovo HPC (High Performance Computing), connesso alle telecamere IP.
I server LENOVO ThinkSystem sono dotati di una suite di gestione integrata, che li rende ideali come nodi di soluzioni all-in-one in un ambiente aeroportuale.
NVIDIA Quadro RTX 4000 e generazioni successive, le GPU NVIDIA T4 fanno parte della linea di prodotti per data center NVIDIA ed eseguono la decodifica e l’analisi video.
Il sistema è totalmente ecologico in quanto non ha emissioni ed è già conforme ai requisiti ESG.
Con la GPU Nvidia t4 passiva e la GPU attiva Quadro RTX 40008GB stiamo rendendo il volo, anche il tuo volo, più sicuro!